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Fisco, dalla nuova Iuc al canone Rai Ecco tutte le tasse che porta il 2014

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مُساهمة من طرف Ch.Marwen الإثنين 06 يناير 2014, 01:48

Fisco, dalla nuova Iuc al canone Rai Ecco tutte le tasse che porta il 2014 Fisco_dalla_nuova_iuc_al_canone_rai_ecco_tutte_le_tasse_che_porta_il_2014-0-0-386488






Con il 2014 faranno capolino nuovi balzelli. E per capire come districarsi nella giungla fiscale è bene partire da un primo esercizio di memoria: quello di imparare a decifrare le sigle. A partire da Iuc, Tari e Tasi: sembrano tasselli di uno scioglilingua invece sono nuove tasse.
A gennaio sarà necessario mettere mano al portafogli. Uno dei debiti da saldare sarà con il canone Rai.
LE SCADENZE - La prima scadenza di gennaio arriva con l’Irpef: entro il 2 infatti, le persone fisiche dovranno versare la seconda o unica rata non regolarizzata nel mese di dicembre. Stessa scadenza per i versamenti Ivie e Ivafe, cioè le imposte sul valore degli immobili e sul complesso delle attività finanziarie detenute all'ester, un sacrificio che tocca non solo alle imprese ma anche a tutti i privati cittadini. Sempre il 2 gennaio sarà l’ultimo giorno a disposizione delle persone fisiche di saldare l’acconto Irap non regolarizzato entro la precedente scadenza (2 dicembre 2013). Stesso discorso e stesso giorno anche per locatari e proprietari di immobili, chiamati a regolarizzare la propria posizione per quel che concerne il regime della cedolare secca versando la rata che scadeva a dicembre.
I soggetti Ires che hanno optato per il regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo avranno invece tempo fino al 10 gennaio per regolarizzare la propria posizione e inviare al fisco il prospetto delle operazioni compiute negli ultimi tre mesi del 2013. E siccome i contribuenti privati che hanno effettuato delle transazioni finanziarie senza l’intervento di intermediari o notai, sono chiamati a versare la nuova imposta prevista appunto per gli investimenti finanziari, il 16 gennaio 2014 sarà il turno della Tobin Tax. Il 24 si dovrà versare la Mini-Imu, la coda dell’Imu 2013 corrispondente al 40% della differenza tra le aliquote Imu dettate dalla legge e quelle deliberate dal Comune di residenza.
NUOVI BALZELLI - Complice un debito pubblico stellare che nel 2013 ha continuato l’ascesa – spinto da una ancora incontenibile spesa pubblica - le novità tributarie marceranno di pari passo con la ricerca di una ripresa che al momento risulta scritta solo nel libro dei desideri. E così il nuovo Anno porta in dote la Iuc, laTari, la Tasi, perché se è vero che nel 2013 l’abolizione dell’Imu sulle abitazioni principali ha alleggerito in maniera consistente gli esborsi di milioni di famiglie, ora arriverà il faccia a faccia con l’imposta unica locale, che sarà dovuta nella forma di due distinte tasse. Il capitolo immobili, si completa poi con la vecchia e decisamente poco amata Imu, che resterà in vigore per seconde e terze case.
L'Imu prima casa scompare, ma rimane per le seconde. A questa si aggiunge la Tasi, che serve a ripagare i servizi indivisibili dei comuni (come l'illuminazione o la pulizia delle strade). Per questo la pagheranno anche le prime case e anche gli inquilini, seppure in forma ridotta. L'aliquota Imu-Tasi, al momento, non può superare nel 2014 il 2,5 per mille sulla prima casa e il 10,6 per mille sulla seconda. Ma per dare ai comuni maggiore flessibilità (e risorse) per introdurre detrazioni in favore di famiglie e meno abbienti potrebbe arrivare - il governo ci sta ragionando sopra - un aumento del tetto massimo d'aliquota al 3,5 e all'11,6 per mille. Al momento sono previste sulla Tasi detrazioni per single e case abitate solo per pochi mesi. La Tari, invece, è la nuova tassa sui rifiuti, analoga a quella appena archiviata: dovrà ripagare i servizi. Imu, Tasi e Tari formano insieme la Iuc, l'imposta unica comunale.
AUMENTO IVA - Dai carburanti alle sigarette, passando per gli alcolici, non c’è governo che disdegni di aumentare le accise per far fronte a qualche emergenza. Le casse del resto sono vuote e i soldi vanno trovati. Caffè e merendine: dal primo gennaio sarà possibile aumentare il prezzo di circa il 6%, adeguandolo all'aumento Iva dal 4 al 10%, per i distributori collocati in ospedali, caserme, uffici, scuole e altri edifici destinati alla collettività per i quali erano stati stipulati i contratti prima dell'aggravio fiscale.
Ma non è tutto. Dopo l’aumento scattato a ottobre sull’aliquota massima, quella del 21% salita al 22%, per il 2014 potrebbe esserci all’orizzonte un nuovo inasprimento della stessa fascia di contribuzione che potrebbe arrivare al 23%.
LA LUCE COSTERA’ DI PIU’ - Dal primo gennaio le tariffe per la luce aumenteranno dello 0,7%, mentre quelle del gas rimarranno invariate (lo ha stabilito l'Autorità per l'energia). L'incremento è determinato dall'introduzione dal mese di gennaio di un nuovo onere generale di sistema, la componente “Ae”, per finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere con elevati consumi di energia elettrica introdotte dalla legislazione. L'aggravio per una famiglia media sarà pari a 4 euro su base annua.
BENZINA - La benzina aumenta di 0,4 centesimi al litro dal primo gennaio per finanziare la cosiddetta credit tax cinema. Questo per quanto riguarda il 2014. Ma nei due anni successivi il rischio che ci siano altri rincari è alto: nel 2015 e 2016 è infatti previsto (come clausola di salvaguArdia) un aumento di 2 centesimi. In altre parole, se l’abolizione della seconda rata Imu lascerà un buco nei conti pubblici, scatterà l’aumento della benzina. E nel biennio successivo, il 2017-2018 scatteranno altri aumenti per 400 milioni di euro spalmati sui due anni.
PRODOTTI BANCARI - Aumenta l'aliquota applicata sul capitale investito in prodotti ma salta il bollo fisso di 34,20 per le giacenze inferiori a 17mila euro. In altre parole, dal primo gennaio non ci sarà più il bollo fisso a 34,20 euro sui conti correnti, bancari e postali, con giacenze medie di 17.000 euro, mentre l’aliquota salirà dallo 0,15% allo 0,2% della giacenza.
PREVIDENZA - Sorpresa poco piacevole per i lavoratori che versano contributi alla gestione separata dell’Inps (quella dei co.co.co) che siano già iscritti ad altre forme di previdenza. Il prossimo anno la loro aliquota contributiva doveva salire dal 20 al 21%per arrivare al24% nel 2016. La tabella di marcia ha invece subito un’accelerazione e il prossimo anno si passerà direttamente al 22%. Per le imprese con oltre 15 dipendenti non incluse nella Cig ordinaria e straordinaria viene poi chiesto un versamento pari allo 0,5% delle retribuzioni per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo dell’impresa.
Ch.Marwen
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